Spettacolo teatrale di beneficenza “Che Spirit, mia suocera”

Divertente spettacolo teatrale di beneficenza in programma giovedì 11 marzo alle ore 21:00 presso il teatro San Rocco di Seregno.
Lo spettacolo è in ricordo di Roberta e Raffaella Gatti e l’intero ricavato andrà a sostegno dei nostri progetti contro le leucemie e la malattie oncoematologiche.

Per info e prenotazioni:
Erminia – tel/whatsapp: 3336947313    
email: erminia.bagarotti@alice.it    
Acconciature Emanuela – via G. Ve­rdi 41/ E – Seregno- tel. 0362 238700
Ingresso con offerta: 15 € platea | 10 € galleria

TRAMA

“Che Spirit, mia suocera”, racconta le vicende dei coniugi Piero e Ortensia che vivono con l’ingombrante presenza della suocera Palmira che, nonostante sia scomparsa da tempo, non li ha mai effettivamente abbandonati. La donna, infatti, è ancora profondamente legata alla madre così decide di servirsi di un sedicente mago per sfidare il paranormale. Inizia così una commedia esilarante con tantissimi personaggi tra cui anche un becchino, una cameriera bradipo, un farmacista e addirittura un fantasma. Non manca proprio niente all’interno dello spettacolo che, oltre a regalare al pubblico tante risate, ha dato la possibilità di riflettere sull’importanza della famiglia e del ricordo di chi non c’è più. 

 

Scoperta a Monza una nuova emoglobina: la rivoluzione della ricerca con intelligenza artificiale

Si chiama Emoglobina Monza ed è una nuova variante di emoglobina instabile associata ad anemia emolitica acuta in età pediatrica: è stata identificata alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza

Modello 3D statico dell'Emoglobina Monza. Il modello tridimensionale della catena beta dell’emoglobina Monza (in oro), ricostruito utilizzando l’intelligenza artificiale (AlphaFold), è stato sovrapposto alla catena beta di un’emoglobina normale (in blu). Si può notare come la struttura generale sia preservata, fatta eccezione per la duplicazione genetica che sporge chiaramente al di fuori della proteina (in alto a destra).

È stata scoperta a Monza una nuova e rarissima variante emoglobinica, battezzata “Emoglobina Monza”, che porta con sé una storia di innovazione e speranza. Individuata da un team di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca questa variante è stata osservata per la prima volta in una bambina di origine cinese. La scoperta, resa possibile grazie a tecniche avanzate di intelligenza artificiale e biologia computazionale, non solo rappresenta un passo avanti nello studio delle emoglobine instabili ma rende omaggio al ruolo centrale di Monza nella ricerca medica all’avanguardia.

 Questa variante, causata da una duplicazione di 23 aminoacidi nel gene dell’emoglobina (HBB), comporta instabilità della proteina, provocando episodi di anemia emolitica acuta, soprattutto in occasione di episodi febbrili. La scoperta, pubblicata sulla rivista Med di Cell Press, apre il campo a nuove prospettive per lo studio di queste rare patologie grazie all’utilizzo di tecniche di Intelligenza artificiale.
 

In dettaglio, il caso clinico che ha portato alla scoperta è stato quello di una bambina di origine cinese che, a seguito di un episodio febbrile, ha sviluppato una grave anemia emolitica, condizione patologica caratterizzata da una distruzione accelerata dei globuli rossi, a un ritmo superiore alla capacità del midollo osseo di produrli. Le conseguenze della patologia possono essere gravi, specialmente in età pediatrica quando gli episodi acuti possono compromettere seriamente lo stato di salute dei piccoli pazienti.

Struttura quaternaria dell’emoglobina Monza. Descrizione: L’emoglobina è una proteina fondamentale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Nei globuli rossi, è solitamente composta da quattro subunità: due catene alfa e due catene beta, che insieme formano la struttura quaternaria, una sorta di impalcatura che ne assicura la funzionalità. In questo modello, l’emoglobina Monza, pur presentando una duplicazione genetica nella catena beta, mantiene la capacità di legarsi alle due catene alfa “normali”, formando una struttura quaternaria funzionale (in oro). La figura mostra la sovrapposizione tra la struttura quaternaria dell’emoglobina Monza e una struttura
normale (in blu), evidenziando le differenze introdotte dalla mutazione, come le
duplicazioni che sporgono in alto.

«Esistono varianti emoglobiniche, note come “emoglobine instabili”, che tendono a essere degradate (ovvero distrutte) sotto stress fisici, come gli episodi febbrili, scatenando così crisi emolitiche. A causarle generalmente sono alterazioni puntiformi nella sequenza amminoacidica dell’emoglobina, che modifica la stabilità e la funzionalità della proteina stessa», spiega Carlo Gambacorti Passerini, direttore del reparto di Ematologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza e professore presso l’Università di Milano-Bicocca, che ha coordinato il progetto di ricerca.

La piccola paziente è stata seguita presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza dalla pediatra Paola Corti e dal tecnico Amedeo Messina, che hanno realizzato che l’anemia era dovuta a una variante anomala di emoglobina con un comportamento instabile in situazioni di stress. Indagini successive hanno rivelato che anche la madre e i due fratelli della bambina possedevano la stessa variante e manifestavano episodi simili nel corso di episodi febbrili. Un’analisi genetica specifica ha mostrato che la variante non solo era inedita, ma era anche caratterizzata da una duplicazione molto lunga (23 aminoacidi) del gene che codifica la catena beta dell’Emoglobina (HBB), una caratteristica mai osservata prima in altre emoglobine instabili.

 

Le duplicazioni lunghe nel gene HBB sono molto rare e sono state sempre associate a un’altra malattia, la beta-talassemia. Infatti, si è sempre ritenuto che le lunghe duplicazioni comportino un’alterata interazione tra le due catene che compongono l’emoglobina, Beta e Alfa. Il dottor Ivan Civettini, ematologo, ora dottorando presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele, e la dottoressa Arianna Zappaterra, medico presso la divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, si sono quindi chiesti come una mutazione di tale portata potesse comunque consentire all’emoglobina di mantenere una funzionalità normale, almeno in condizioni fisiologiche. 

 

Modello dinamico dell’emoglobina Monza. Descrizione: In un fluido che simula la salinità del sangue umano e portato a 38°C, come durante un episodio febbrile, è stato osservato il comportamento dell’emoglobina Monza. All’inizio della simulazione (immagine in alto), l’atomo di ferro (sfera rossa) è in stretto contatto con la proteina. Alla fine della simulazione (immagine in basso), l’aumento di temperatura provoca la perdita di contatto tra l’atomo di ferro e gli aminoacidi, evidenziando l’instabilità termica di questa variante emoglobinica.

«La struttura della variante emoglobinica è stata ricreata utilizzando tecniche di modeling tridimensionale e intelligenza artificiale (reti neurali), recentemente premiate con il Nobel per la chimica», precisa Ivan Civettini. «In condizioni normali, il legame tra le due catene dell’emoglobina è preservato e la duplicazione si presenta come una lunga protrusione che sbatte un po’ come una banderuola nel vento, al di fuori della struttura proteica dell’emoglobina. Inoltre abbiamo osservato che questa mutazione non compromette il centro attivo dell’emoglobina, dove avviene il legame con ossigeno e ferro. In sintesi, in condizioni normali, l’emoglobina Monza resta stabile e il legame preservato tra le catene dell’emoglobina non causa beta-talassemia».

Che cosa avviene dunque nel sangue durante l’episodio febbrile? Per ricreare questa condizione sono state utilizzate ulteriori tecniche computazionali avanzate, note come “dinamica molecolare”. È stato ricreato un fluido con la stessa “salinità” del sangue umano, dove è stata inserita l’emoglobina normale e l’emoglobina Monza e che è stato portato alla temperatura di 38°C, come durante un episodio febbrile. Risultato? L’Emoglobina Monza si degrada più velocemente di quella normale, perdendo il contatto con l’atomo di ferro. Questi esperimenti sono stati eseguiti in collaborazione col professor Alfonso Zambon dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

 

«La scoperta offre nuovi spunti per comprendere meglio varianti rare di emoglobina, ma che diverranno sempre più frequenti in Italia con l’aumento di etnie diverse da quella caucasica», aggiunge Carlo Gambacorti-Passerini. «L’uso di tecniche computazionali moderne e l’ausilio dell’intelligenza artificiale hanno reso questo tipo di studi più rapido ed economico rispetto a metodi tradizionali come, per esempio, la cristallografia a raggi X. Un’ulteriore prova dell’importanza della collaborazione tra diverse istituzioni nella medicina moderna».

Una torta per Amore in ricordo di Roberta e Raffaella

Nella giornata di venerdì 1 novembre 2024 si rinnova l’iniziativa benefica “Una torta per Amore“, in ricordo di Roberta e Raffaella.

Anche quest’anno infatti, la famiglia Gatti organizza una raccolta fondi tramite la vendita di torte che si svolgerà presso i cimiteri di Seregno (MB):

Le torte disponibili saranno le seguenti:

  • Torta di mele
  • Torta al limone
  • Torta pere e cioccolato
  • Frolla al cioccolato
  • Torta di noci
  • Torta sbrisolona
  • E tanti altri gusti

L’offerta minima per una torta è di €10 ed è già possibile ordinare e ritirare le torte a Seregno telefonando al numero 333/6947313 (Sig.ra Erminia), oppure telefonando all’Associazione Luce e Vita al numero 039/2333265 negli orari di segreteria o inviando una mail a: segreteria@luceevita.it

In Corsa Con Marco 2024

INFO UTILI IN CORSA CON MARCO 2024

Giorni
Ore
Minuti
Secondi

MANCA POCO ALLA PARTENZA!

In Corsa con Marco è una corsa o camminata podistica non competitiva di 5,10,15 km all’interno dello splendido Parco di Monza con lo scopo di raccogliere fondi a favore dell’Associazione Luce e Vita ODV e di ricordare Marco Casati.
Vi è la possibilità di iscriversi singolarmente, oppure come gruppo (almeno 3 persone), più siamo, più contribuiamo alla nostra causa e più ci divertiamo!!

ISCRIZIONI

Iscrizione con donazione minima di 12€
Iscriviti subito online nel form qua sotto per garantirti una delle 1.000 magliette tecniche omaggio.
Le iscrizioni online chiudono venerdì 10 maggio.

 

Ci si può inolre iscrivere di persona ai seguenti punti iscrizione:
✍ Associazione Luce e Vita ODV – Via Pergolesi 33 – Monza;
✍ Freesport Palestre – Via Moncenisio 16 – Monza;
✍ Affari&sport – Via Confalonieri 103 – Villasanta;
✍ Direttamente sul posto prima dell’evento;


Infine ci si potrà ancora iscrivere di persona, sabato 11 maggio dalle ore 10.00 alle ore 16.00 presso Cascina San Fedele (nel Parco di Monza e domenica 7 maggio prima della partenza dalle ore 8.30 a Cascina San Fedele (Parco di Monza) con un’offerta minima di 15,00€.

RITIRO MAGLIE

Tutti quelli che si sono già iscritti online, potranno ritirare la propria maglietta tecnica di In corsa Con Marco 2024, sabato 11 maggio dalle ore 10.00 alle ore 16.00 presso Cascina San Fedele (nel Parco di Monza e domenica 12 maggio  prima della partenza dalle ore 8.30 a Cascina San Fedele (Parco di Monza).

RITIRO BIRRA

Tutti quelli che hanno acquistato la birra online potranno ritarla all’arrivo allo stand di Birra Carrobiolo e Paneliquido, mostrando il voucher di iscrizione che vi è stato allegato.

Sarà inoltre possibile acquistare una birra artigianale direttamente all’arrivo con una offerta minima di € 5,00 e il ricavato andrà interamente a sostegno dell’Associazione Luce e Vita.

Ricordiamo infine che tutti quelli che correranno i 5km più veloce della Beergirl potranno degustare una birra omaggio.


DOV'E CASCINA SAN FEDELE?

INFO VARIE

I braccialetti verranno consegnati domenica 8 maggio prima della partenza.
Le borracce verrano date unicamente domenica 8 maggio all’arrivo dei partecipanti

Grazie di cuore ai nostri sostenitori

Linfoma di Hodgkin in stadio avanzato: possibile un nuovo standard di cura nel paziente anziano

Linfoma di Hodgkin in stadio avanzato: possibile un nuovo standard di cura nel paziente anziano

Il paziente anziano (età ≥ 60 anni) affetto da Linfoma di Hodgkin (LH) in stadio avanzato (stadi 3-4) ha in generale una risposta meno efficace ai trattamenti oggi adottati a causa della fragilità generale e della presenza di altre patologie concomitanti. Uno studio, presentato all’ultimo congresso dell’American Society of Hematology, ha coinvolto un totale di 97 pazienti con un’età mediana di 66 anni (range 60-83 anni) per confrontare un nuova combinazione di farmaci e verificarne la tollerabilità rispetto all’approccio standard. Scopri i risultati.

Un interessante studio, presentato all’ASH 2023, ha riguardato il trattamento dei pazienti più anziani (età ≥ 60 anni) affetti da Linfoma di Hodgkin (LH) in stadio avanzato (stadi 3-4). In ragione di una maggiore, generale fragilità, della presenza di un maggior numero di comorbidità e di una ridotta tolleranza alla chemioterapia, questa malattia si associa infatti a una minore sopravvivenza nei pazienti più anziani rispetto ai pazienti giovani. Pertanto, Il miglior trattamento in questa categoria di pazienti è ancora oggetto di dibattito.

Il presente studio rappresenta una sottoanalisi del trial SWOG S1826 e confronta il trattamento standard cosiddetto AVD, consistente nell’associazione di Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina + Brentuximab Vedotin, un anticorpo monoclonale anti-CD30, abbreviato in Bv, (Bv-AVD) rispetto a Nivolumab + AVD (N-AVD), un inibitore del patwhay PD1, molto attivo nella malattia. L’obbiettivo principale dello studio era analizzare la sopravvivenza libera da progressione di malattia (PFS, progression-free survival), andando poi a valutare la sopravvivenza globale e la tossicità delle due terapie.

Un totale di 97 pazienti è stato coinvolto nello studio (48 in N-AVD e 49 in Bv-AVD), con un’età mediana di 66 anni (range 60-83 anni). Da un punto di vista della tollerabilità, il numero di neutropenie febbrili, sepsi e infezioni è risultato minore nel gruppo N-AVD rispetto a Bv-AVD, così come l’incidenza di neuropatia periferica e di sintomi gastrointestinali. Da un punto di vista dell’efficacia, con un follow-up mediano di 12 mesi, la PFS è risultata maggiore nel gruppo N-AVD, con una PFS del 93% rispetto al 64% del gruppo Bv-AVD; la mortalità da tossicità e non legata alla recidiva di malattia è risultata del 4% nel primo gruppo rispetto al 14% del secondo. Inoltre, un numero maggiore di pazienti ha dovuto interrompere la terapia nel braccio col brentuximab rispetto a quello col nivolumab, sia per progressione di malattia, sia per la comparsa di effetti collaterali.

Lo studio ha quindi concluso che in questo setting particolare di pazienti, il regime N-AVD ha dimostrato risultati migliori rispetto al Bv-AVD in termini di sicurezza e di efficacia, ponendo le basi per un nuovo standard di cura dei pazienti anziani con Linfoma di Hodgkin in stadio avanzato.

 

Fonte

Blood 2023;142 (Suppl.1):181

https://doi.org/10.1182/blood-2023-180114

PASQUA 2024

Pasqua 2024

La sorpresa più bella è scoprire la gioia di donare

Quest’anno, per Pasqua, regala le nostre uova solidali contro le leucemie e le malattie ematologiche!

L’offerta è libera a partire da 10 euro, le uova sono da 350 gr e sono disponibili nelle varietà fondente e al latte.

Per ordinare le uova, contatta la nostra segreteria al numero di telefono 039/2333265 o all’indirizzo email segreteria@luceevita.it.

Aiutaci nella raccolta fondi!!!                     

  • Divulga il volantino tra amici, parenti, colleghi;
  • Raccogli gli ordini e trasmetteteli alla segreteria entro il 20 marzo;
  • Ritira le tue uova solidali alla segreteria dell’Associazione!

Inviaci le tue foto con le uova solidali, avremo piacere di condividere insieme la gioia della pasqua!

Uova di Pasqua al latte 350 gr.

Contributo di: 10,00€

Il tradizionale Uovo di Pasqua dell’Associazione Luce e Vita nella versione con
cioccolato al latte e dal peso di 350g.
L’incarto
sarà di colore giallo con bel fiocco verde e all’interno è presente una
sorpresa.

Se prevedete ordini tra amici, parenti, colleghi di quantitativi ingenti, vi informiamo che le Uova di Pasqua da 350g sono inserite in scatole da 8 pezzi.

Uova di Pasqua al fondente 350 gr.

Contributo di: 10,00€

Il tradizionale Uovo di Pasqua dell’Associazione Luce e Vita nella versione con cioccolato al fondente e dal peso di 350g.
L’incarto sarà di colore verde con bel fiocco giallo e all’interno è presente una sorpresa.

Se prevedete ordini tra amici, parenti, colleghi di quantitativi ingenti, vi informiamo che le Uova di Pasqua da 350g sono inserite in scatole da 8 pezzi.

Spettacolo teatrale di beneficenza “L’Antifurto”

Divertente spettacolo teatrale di beneficenza in programma giovedì 11 aprile alle ore 21:00 presso il teatro San Rocco di Seregno.
Lo spettacolo è in ricordo di Roberta e Raffaella Gatti e l’intero ricavato andrà a sostegno dei nostri progetti contro le leucemie e la malattie oncoematologiche.

Per info e prenotazioni:
Erminia – tel/whatsapp: 3336947313    
email: erminia.bagarotti@alice.it    
Acconciature Emanuela – via G. Ve­rdi 41/ E – Seregno- tel. 0362 238700
Ingresso con offerta: 15 € platea | 10 € galleria

TRAMA

Nel tentativo di porre fine alle continue intrusioni nel proprio appartamento, Maria, la protagonista femminile della commedia, decide di prendere come antifurto un cane. Tiziano, il marito, contrario a causa del divieto di tenere animali, imposto dal burbero caposcala, ostacolerà questa decisione con tutte le sue forze. Purtroppo per lui, però, la consorte, ormai conquistata dal piccoletto a 4 zampe, non è minimamente intenzionata a tornare sui suoi passi. Non avendo una cuccia in cui farlo stare, consegna a Cinzia, la sorella, a cui affida temporaneamente il cane e una vecchia sedia, ignara che all’interno dell’intercapedine della seduta ci siano nascosti diecimila euro. Dopo aver acquistato la cuccia, però, la sedia viene buttata via. Quando uscirà fuori cosa vi era contenuto all’interno, le due sorelle tenteranno disperatamente di recuperarla. Quando, grazie alla pettegola del condominio, Tiziano scoprirà di essere stato raggirato, pretenderà la restituzione immediata del denaro. Impossibilitata ad accontentarlo, la cognata accamperà la scusa della grave malattia del marito, che invece gode di ottima salute. Oltre a tutta la serie di equivoci ci saranno anche alcuni colpi di scena. Tiziano, infatti, vorrebbe liberarsi definitivamente di un mago spilla soldi e del cognato morente. Grazie all’ennesimo intervento della pettegola e all’aiuto di tutti i personaggi, si farà luce sull’intera vicenda. Il pericolo scampato ed il ritrovamento del suo “salvadanaio”, compiranno il miracolo di fargli fare una metamorfosi. Tiziano, infatti, deciderà di far felice la moglie ed accogliere il nuovo componente della famiglia, sfidano perfino l’ira del caposcala.

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